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dc.contributor.authorUngaro, Lucrezia
dc.date.accessioned2019-12-20T19:21:47Z
dc.date.available2019-12-20T19:21:47Z
dc.date.issued2018
dc.identifier.citationVeleia 35 : 151-177 (2018)
dc.identifier.issn0213-2095
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10810/37340
dc.description.abstractLa scoperta di un nuovo ritratto colossale di Traiano avvenuta durante la preparazione della mostra “Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa”, produce una rinnovata lettura del complesso programma figurativo voluto dall’imperatore nel suo Foro. Nel quadro della sua azione politica, militare e sociale, il Foro è infatti la massima rappresentazione della sua virtus imperatoria e della maiestas populi romani. In particolare, vengono riconsiderati i ritratti del Traianus Pater e della cosiddetta Agrippina/Marcia, alla luce di una possibile galleria dedicata alla famiglia genetica di Traiano e ai suoi modelli, come Giulio Cesare. Pari attenzione si dedica alla distribuzione delle sculture e dei rilievi noti negli spazi forensi, al loro rapporto gerarchico nello spazio sovradimensionato della piazza. Da ultimo, viene ripresa la proposta di riconoscere nell’aula trisegmentata la porticus porphiretica, riesaminando in via preliminare le sculture note in porfido attribuibili al Foro, e alcuni frammenti conservati nei depositi del Museo dei Fori Imperiali che acquisiscono così nuovo interesse.
dc.language.isospa
dc.publisherServicio Editorial de la Universidad del País Vasco/Euskal Herriko Unibertsitatearen Argitalpen Zerbitzua
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
dc.titleTraiano e la costruzione della sua immagine nel Foro
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/article
dc.rights.holder© 2018, Servicio Editorial de la Universidad del País Vasco Euskal Herriko Unibertsitateko Argitalpen Zerbitzua
dc.identifier.doi10.1387/veleia.19668


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